Discussione:
Sostituzione vecchia calda a basamento in ghisa
(troppo vecchio per rispondere)
gegidio
2004-07-12 10:09:09 UTC
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Salve,

Ho una vecchia caldaia della Saunier Duval Tekna 26E a basamento in
ghisa utilizzata sia per la produzione di acqua calda che per il
riscaldamento.

Da qualche tempo la caldaia ha incominciato a manifestare problemi
nella erogazione dell'acqua calda e ultimamente si è arrivati al
punto che anche aprendo tutto il rubinetto dell'acqua calda esce
solamente un filo peraltro neanche troppo caldo. Il manuntentore (che
la verifica ogni anno) dice che il calcare ha otturato non so cosa ed
è necessario cambiare un pezzo al costo stimato di 800 euro. Lo stesso
installatore non si è mai degnato nel corso di questi anni di proporre
un lavaggio o una pulizia della caldaia (operazioni necessarie che ho
scoperto autonomamente leggendo questo ng)

Dal momento che la caldaia è vecchia e ha sempre consumato gas in
maniera secondo me eccessiva (circa 500/600 euro a bimestre nel
periodio invernale) e visto il costo della riparazione sarei
intenzionato a sostituirla. Ho letto un po' di post al riguardo e ora
ho le idee più confuse di prima. :-)

La casa da riscaldare è un villino di due piani indipendente (tutti e
quattro i lati esposti) di circa 90 mq per piano con una cucina, due
bagni grandi e un bagnetto di servizio.

La caldaia attuale è situata nel locale cantine (seminterrato).
L'impianto di riscaldamento è tradizionale a caloriferi. La zona
geografica è Roma (Nord). In casa c'è sempre qualcuno tutto il giorno,
tutto l'anno, quindi di fatto il riscaldamento in inverno è sempre
acceso e regolato con il cronotermostato in due fascie orarie, confort
(20 gradi) la sera e la mattina, 18 gradi durante il resto del giorno.

Stante queste caratteristiche e in base a quanto ho letto nel gruppo
io sarei orientato verso una caldaia a condensazione con produzione
istantanea di acqua calda. Ho un bruttissimo rapporto con l'accumulo
perché la caldaia attuale (che ne ha uno) non è mai stata in grado di
produrre acqua calda a sufficenza per un bagno ma a malapena per una
doccia (neanche tanto lunga) prima di terminare l'accumulo e sparare
solo acqua fredda. Inoltre sono convinto che l'accumulo, unitamente al
fatto che la caldaia è situata in un locale non riscaldato, è
responsabile di una buona percentuale dei consumi invernali di gas
ingiustificati.

Sono disposto a tollerare di utilizzare un solo bagno per volta e
stare attento a non aprire l'acqua calda quando qualcuno si sta
facendo la doccia ma "pretendo" che l'acqua calda venga prodotta
ininterrottamente per tutto il tempo necessario.

Qualcuno potrebbe darmi qualche consiglio in materia ?

Grazie anticipatamente.
Filos
2004-07-12 11:34:37 UTC
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Premetto non sono un installatore od un termotecnico, ma penso di aver
capito qualcosa dal ng e dall'esperienza di casa mia.

Se vuoi risparmiare devi isolare !!
Non pensare che cambiando caldaia avrai consumi di gas molto inferiori,
qualcosina risparmierai a fronte di un costo superiore di una caldaia
migliore.

Il tuo impianto ad accumolo probabilmente è un pò piccolo 40/60 Lt. cmq è
ancora possibile pulirlo con gli appositi prodotti ( acido).

Filos
Post by gegidio
Dal momento che la caldaia è vecchia e ha sempre consumato gas in
maniera secondo me eccessiva (circa 500/600 euro a bimestre nel
periodio invernale) e visto il costo della riparazione sarei
intenzionato a sostituirla. Ho letto un po' di post al riguardo e ora
ho le idee più confuse di prima. :-)
La casa da riscaldare è un villino di due piani indipendente (tutti e
quattro i lati esposti) di circa 90 mq per piano con una cucina, due
bagni grandi e un bagnetto di servizio.
La caldaia attuale è situata nel locale cantine (seminterrato).
L'impianto di riscaldamento è tradizionale a caloriferi. La zona
geografica è Roma (Nord). In casa c'è sempre qualcuno tutto il giorno,
tutto l'anno, quindi di fatto il riscaldamento in inverno è sempre
acceso e regolato con il cronotermostato in due fascie orarie, confort
(20 gradi) la sera e la mattina, 18 gradi durante il resto del giorno.
Stante queste caratteristiche e in base a quanto ho letto nel gruppo
io sarei orientato verso una caldaia a condensazione con produzione
istantanea di acqua calda. Ho un bruttissimo rapporto con l'accumulo
perché la caldaia attuale (che ne ha uno) non è mai stata in grado di
produrre acqua calda a sufficenza per un bagno ma a malapena per una
doccia (neanche tanto lunga) prima di terminare l'accumulo e sparare
solo acqua fredda. Inoltre sono convinto che l'accumulo, unitamente al
fatto che la caldaia è situata in un locale non riscaldato, è
responsabile di una buona percentuale dei consumi invernali di gas
ingiustificati.
Sono disposto a tollerare di utilizzare un solo bagno per volta e
stare attento a non aprire l'acqua calda quando qualcuno si sta
facendo la doccia ma "pretendo" che l'acqua calda venga prodotta
ininterrottamente per tutto il tempo necessario.
Qualcuno potrebbe darmi qualche consiglio in materia ?
Grazie anticipatamente.
gegidio
2004-07-12 19:59:39 UTC
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Post by Filos
Se vuoi risparmiare devi isolare !!
Non pensare che cambiando caldaia avrai consumi di gas molto inferiori,
qualcosina risparmierai a fronte di un costo superiore di una caldaia
migliore.
Lo scorso settembre ho cambiato gli infissi del piano di sopra che
adesso sono, come di sotto, in alluminio con doppio vetro. In cantina
ho avvolto i tubi del riscaldamento (che avevano solo quella
microguaina di gomma bianca sul rame) con del materiale coibentante
apposito. La casa è stata costruita negli anni '30 (mattoni pieni) ed
è fresca in estate e abbastanza calda d'inverno (al piano di sotto).
Il piano di sopra invece comunica "direttamente" con il terrazzo senza
intercapedine ed in effetti si soffre di più il freddo e il caldo.
Sicuramente si può fare di meglio ma i prezzi per questo genere di
lavori spaventano un po'..
Post by Filos
Il tuo impianto ad accumolo probabilmente è un pò piccolo 40/60 Lt. cmq è
ancora possibile pulirlo con gli appositi prodotti ( acido).
E' quello che pensavo anche io, ma la diagnosi è stata che è troppo
intasato per pulirlo anche se non credo si riferisse al boiler quanto
a qualche altro pezzo di cui però adesso mi sfugge il nome. Il punto è
che il calo di pressione (nell'acqua calda) si è cominciato a
verificare già lo scorso anno e quando lo dissi al tecnico durante il
controllo annuale lui si è limitato ad alzare la temperatura
dell'acqua calda.

Tornando al discorso consumi di gas, devo quindi ritenere 2000 euro
all'anno di spesa di gas compatibili con la dimensione e l'esposizione
della casa ?

Grazie in ogni caso per la risposta.
piero
2004-07-12 12:30:28 UTC
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Post by gegidio
Salve,
Ho una vecchia caldaia della Saunier Duval Tekna 26E a basamento in
ghisa utilizzata sia per la produzione di acqua calda che per il
riscaldamento.
Da qualche tempo la caldaia ha incominciato a manifestare problemi
nella erogazione dell'acqua calda e ultimamente si è arrivati al
punto che anche aprendo tutto il rubinetto dell'acqua calda esce
solamente un filo peraltro neanche troppo caldo. Il manuntentore (che
la verifica ogni anno) dice che il calcare ha otturato non so cosa ed
è necessario cambiare un pezzo al costo stimato di 800 euro. Lo stesso
installatore non si è mai degnato nel corso di questi anni di proporre
un lavaggio o una pulizia della caldaia (operazioni necessarie che ho
scoperto autonomamente leggendo questo ng)
Se il problema non si è presentato prima non vedo perchè avresti dovuto fare
il lavaggio:
ora è il momento giusto di fare il lavaggio ma effettivamente visti gli anni
(quanti?) della caldaia è
giusto pensare alla sostituzione.
Post by gegidio
Dal momento che la caldaia è vecchia e ha sempre consumato gas in
maniera secondo me eccessiva (circa 500/600 euro a bimestre nel
periodio invernale) e visto il costo della riparazione sarei
intenzionato a sostituirla. Ho letto un po' di post al riguardo e ora
ho le idee più confuse di prima. :-)
Non credo ;-)
Post by gegidio
La casa da riscaldare è un villino di due piani indipendente (tutti e
quattro i lati esposti) di circa 90 mq per piano con una cucina, due
bagni grandi e un bagnetto di servizio.
La caldaia attuale è situata nel locale cantine (seminterrato).
L'impianto di riscaldamento è tradizionale a caloriferi. La zona
geografica è Roma (Nord). In casa c'è sempre qualcuno tutto il giorno,
tutto l'anno, quindi di fatto il riscaldamento in inverno è sempre
acceso e regolato con il cronotermostato in due fascie orarie, confort
(20 gradi) la sera e la mattina, 18 gradi durante il resto del giorno.
Stante queste caratteristiche e in base a quanto ho letto nel gruppo
io sarei orientato verso una caldaia a condensazione con produzione
istantanea di acqua calda. Ho un bruttissimo rapporto con l'accumulo
perché la caldaia attuale (che ne ha uno) non è mai stata in grado di
produrre acqua calda a sufficenza per un bagno ma a malapena per una
doccia (neanche tanto lunga) prima di terminare l'accumulo e sparare
solo acqua fredda. Inoltre sono convinto che l'accumulo, unitamente al
fatto che la caldaia è situata in un locale non riscaldato, è
responsabile di una buona percentuale dei consumi invernali di gas
ingiustificati.
Sono disposto a tollerare di utilizzare un solo bagno per volta e
stare attento a non aprire l'acqua calda quando qualcuno si sta
facendo la doccia ma "pretendo" che l'acqua calda venga prodotta
ininterrottamente per tutto il tempo necessario.
Qualcuno potrebbe darmi qualche consiglio in materia ?
Innanzi tutto sono più che sufficenti 34 kW al focolare. Poi c'è da dire che
normalmente le caldaie a condensazione sono abbinate ad un accumulo per non
perdere la caratteristica di lavoro a bassa temperatura. Altro fatto è che
il tuo impianto a radiatori non si abbina alla perfezione alla caldaia a
condensazione non potendone sfruttare a pieno i rendimenti possibili a basse
temperature (pur rimanendo un rendimento superiore ad una caldaia
tradizionale).
Nel tuo caso mi sentirei di consigliarti una caldaia di tipo premiscelato,
con produzione istantanea dell'acqua sanitaria; hanno un rendimento molto
elevato, costano meno che una condensazione, fanno molta acqua calda anche
senza accumulo, ecc....
Credo che tutte le marche ne abbiano un modello a catalogo.

Ciao
paolo antonello
2004-07-12 14:10:23 UTC
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Post by gegidio
Post by gegidio
La casa da riscaldare è un villino di due piani indipendente (tutti e
quattro i lati esposti) di circa 90 mq per piano con una cucina, due
bagni grandi e un bagnetto di servizio.
Come potenza, se l'altezza dei locali sono i classici +/- 2,70 mt.,
dovrebbero essere sufficienti 20 kW
Post by gegidio
Post by gegidio
La caldaia attuale è situata nel locale cantine (seminterrato).
L'impianto di riscaldamento è tradizionale a caloriferi. La zona
geografica è Roma (Nord).
Zona climatica D (1.415 °/giorno)
Post by gegidio
In casa c'è sempre qualcuno tutto il giorno,
Post by gegidio
tutto l'anno, quindi di fatto il riscaldamento in inverno è sempre
acceso e regolato con il cronotermostato in due fascie orarie, confort
(20 gradi) la sera e la mattina, 18 gradi durante il resto del giorno.
La conduzione e' buona, il consumo attuale giustifica ampiamente una caldaia
a condensazione. Ti garantisco senza altre variazioni un risparmio superiore
al 20%
Post by gegidio
Post by gegidio
Stante queste caratteristiche e in base a quanto ho letto nel gruppo
io sarei orientato verso una caldaia a condensazione con produzione
istantanea di acqua calda. Ho un bruttissimo rapporto con l'accumulo
perché la caldaia attuale (che ne ha uno) non è mai stata in grado di
produrre acqua calda a sufficenza
Hai un prodotto datato con tutti i limiti relativi. Il mio consiglio e
quello di rimanere su un sistema ad accumulo. L'importante e' che abbia
un'ottima coibentazione, per spessore a qualita') ed un efficiente
scambiatore.
Se l'acqua distribuita ha una durezza superiore a 25°Fr sarebbe preferibile
un trattamento dell'acqua.
Post by gegidio
Innanzi tutto sono più che sufficenti 34 kW al focolare.
Con l'accumulo la potenza e' esagerata rispetto alle effettive esigenze del
riscaldamento il che si traduce in minore efficienza e quindi maggiori
consumi
Post by gegidio
Poi c'è da dire che
normalmente le caldaie a condensazione sono abbinate ad un accumulo per non
perdere la caratteristica di lavoro a bassa temperatura.
Non e' detto, con un efficiente scambiatore a piastre ed acqua 10/45°C la
temperatura di ritorno in caldaia permette condensazione piu' che con
l'accumulo portato a temperature > 55°C.
Post by gegidio
Altro fatto è che
il tuo impianto a radiatori non si abbina alla perfezione alla caldaia a
condensazione non potendone sfruttare a pieno i rendimenti possibili a basse
temperature (pur rimanendo un rendimento superiore ad una caldaia
tradizionale).
Il rendimento in ogni caso, fosse anche un impianto industriale che lavora a
80°C, e' sempre notevolamente superiore a quello di qualsiasi caldaia
tradizionale anche con bruciatore premiscelato.
Post by gegidio
Nel tuo caso mi sentirei di consigliarti una caldaia di tipo premiscelato,
...., costano meno che una condensazione,
Neppure tanto meno ..... a volte potrebbe essere l'inverso.

Relativamente alla risposta di Filos quoto sull'argomento isolamento ma la
maggior spesa per una caldaia a condensazione e' ammortizzabile in 3 - 4
stagioni. Mentre per isolare una casa esistente e' un problema di costi
abbastanza rilevante il cui ammortamento richiede un periodo notevolmente
piu' lungo.


ciao Paolo
gegidio
2004-07-12 20:16:45 UTC
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Post by paolo antonello
Post by gegidio
La casa da riscaldare è un villino di due piani indipendente (tutti e
quattro i lati esposti) di circa 90 mq per piano con una cucina, due
bagni grandi e un bagnetto di servizio.
Come potenza, se l'altezza dei locali sono i classici +/- 2,70 mt.,
dovrebbero essere sufficienti 20 kW
L'altezza dei locali è 3,20 mt.
Post by paolo antonello
Hai un prodotto datato con tutti i limiti relativi. Il mio consiglio e
quello di rimanere su un sistema ad accumulo. L'importante e' che abbia
un'ottima coibentazione, per spessore a qualita') ed un efficiente
scambiatore.
In questo caso di quali dimensioni ? quello attuale è di 50 litri.
Post by paolo antonello
Se l'acqua distribuita ha una durezza superiore a 25°Fr sarebbe preferibile
un trattamento dell'acqua.
Non saprei indicare i gradi francesi ma Roma ha notoriamente un acqua
molto calcarea. Che si intende per trattamento dell'acqua ?
Post by paolo antonello
Relativamente alla risposta di Filos quoto sull'argomento isolamento ma la
maggior spesa per una caldaia a condensazione e' ammortizzabile in 3 - 4
stagioni. Mentre per isolare una casa esistente e' un problema di costi
abbastanza rilevante il cui ammortamento richiede un periodo notevolmente
piu' lungo.
Su questo non c'è dubbio. Grazie anche a te per i preziosi consigli!
paolo antonello
2004-07-14 16:27:17 UTC
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Post by gegidio
L'altezza dei locali è 3,20 mt.
IMHO se non hai serramenti mode "aria aperta" i 20 kW bastano ancora
Post by gegidio
In questo caso di quali dimensioni ? quello attuale è di 50 litri.
50 lt. sono un accumulo per modo di dire. Se ho capito bene due piani
indipendenti dovrebbero voler dire due unita' abitative separate, quindi due
utenze che possono avere la contemporaneita' d'uso.
Secondo il mio metro, con due bagni e probabilmente 4 persone, consiglierei
un accumulo > 100 lt.. Non bisogna spaventarsi del volume dell'accumulo, se
ben isolato le dispersioni sono molto contenute, si puo' "caricare" di notte
quando l'impianto di riscaldamento lavora in regime ridotto ed il comfort
sanitario e' notevolmente superiore.
Post by gegidio
Non saprei indicare i gradi francesi ma Roma ha notoriamente un acqua
molto calcarea. Che si intende per trattamento dell'acqua ?
addolcimento, ovvero ridurre il contenuto di calcio e magnesio al di sotto
dei 10°fr (corrispondenti a 10gr equivalenti di CaCO3 in 100 lt d'acqua)

ciao Paolo
Giuseppe
2004-07-23 15:05:41 UTC
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Post by paolo antonello
Post by gegidio
L'altezza dei locali è 3,20 mt.
IMHO se non hai serramenti mode "aria aperta" i 20 kW bastano ancora
Post by gegidio
In questo caso di quali dimensioni ? quello attuale è di 50 litri.
50 lt. sono un accumulo per modo di dire. Se ho capito bene due piani
indipendenti dovrebbero voler dire due unita' abitative separate, quindi due
utenze che possono avere la contemporaneita' d'uso.
Secondo il mio metro, con due bagni e probabilmente 4 persone,
consiglierei
Post by paolo antonello
un accumulo > 100 lt.. Non bisogna spaventarsi del volume dell'accumulo, se
ben isolato le dispersioni sono molto contenute, si puo' "caricare" di notte
quando l'impianto di riscaldamento lavora in regime ridotto ed il comfort
sanitario e' notevolmente superiore.
Post by gegidio
Non saprei indicare i gradi francesi ma Roma ha notoriamente un acqua
molto calcarea. Che si intende per trattamento dell'acqua ?
addolcimento, ovvero ridurre il contenuto di calcio e magnesio al di sotto
dei 10°fr (corrispondenti a 10gr equivalenti di CaCO3 in 100 lt d'acqua)
ciao Paolo
---
Outgoing mail is certified Virus Free.
Checked by AVG anti-virus system (http://www.grisoft.com).
Version: 6.0.726 / Virus Database: 481 - Release Date: 22/07/2004
piero
2004-07-13 12:47:18 UTC
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CUT
Post by paolo antonello
Post by gegidio
produrre acqua calda a sufficenza
Hai un prodotto datato con tutti i limiti relativi. Il mio consiglio e
quello di rimanere su un sistema ad accumulo. L'importante e' che abbia
un'ottima coibentazione, per spessore a qualita') ed un efficiente
scambiatore.
Se l'acqua distribuita ha una durezza superiore a 25°Fr sarebbe preferibile
un trattamento dell'acqua.
Post by gegidio
Innanzi tutto sono più che sufficenti 34 kW al focolare.
Con l'accumulo la potenza e' esagerata rispetto alle effettive esigenze del
riscaldamento il che si traduce in minore efficienza e quindi maggiori
consumi
Hai ragione, infatti io ho preso in considerazione la soluzione con
produzione istantanea che
trovo comunque sempre la più economica sia in fase di istallazione che di
conduzione....
Post by paolo antonello
Post by gegidio
Poi c'è da dire che
normalmente le caldaie a condensazione sono abbinate ad un accumulo per
non
Post by gegidio
perdere la caratteristica di lavoro a bassa temperatura.
Non e' detto, con un efficiente scambiatore a piastre ed acqua 10/45°C la
temperatura di ritorno in caldaia permette condensazione piu' che con
l'accumulo portato a temperature > 55°C.
Può essere, quelle che ho visto fino ad ora hanno grossi problemi tanto è
vero che
sono le stesse case costruttrici a "consigliarti vivamente" di abbinare un
bollitore:
sono pronto a ricredermi nel momento che ne veda una funzionare come dalla
tua
descrizione
Post by paolo antonello
Post by gegidio
Altro fatto è che
il tuo impianto a radiatori non si abbina alla perfezione alla caldaia a
condensazione non potendone sfruttare a pieno i rendimenti possibili a
basse
Post by gegidio
temperature (pur rimanendo un rendimento superiore ad una caldaia
tradizionale).
Il rendimento in ogni caso, fosse anche un impianto industriale che lavora a
80°C, e' sempre notevolamente superiore a quello di qualsiasi caldaia
tradizionale anche con bruciatore premiscelato.
Superiore sicuramente, ma di quanto?
Ad occhio e croce, smentitemi se sbaglio, credo che nel caso di impianti
tradizionali si possa
aspirare ad un 5% in più rispetto alle caldaie ad alto rendimento (che
comunque di condensa ne fanno
molta)
Post by paolo antonello
Post by gegidio
Nel tuo caso mi sentirei di consigliarti una caldaia di tipo
premiscelato,
Post by paolo antonello
Post by gegidio
...., costano meno che una condensazione,
Neppure tanto meno ..... a volte potrebbe essere l'inverso.
Sicuro?
Post by paolo antonello
Relativamente alla risposta di Filos quoto sull'argomento isolamento ma la
maggior spesa per una caldaia a condensazione e' ammortizzabile in 3 - 4
stagioni. Mentre per isolare una casa esistente e' un problema di costi
abbastanza rilevante il cui ammortamento richiede un periodo notevolmente
piu' lungo.
ciao Paolo
gegidio
2004-07-12 20:09:38 UTC
Permalink
Post by piero
Se il problema non si è presentato prima non vedo perchè avresti dovuto fare
Beh, immagino che prevenire sia meglio che curare come diceva la
pubblicità :-) infatti adesso, sempre secondo il tecnico, è necessario
cambiare il pezzo.
Post by piero
ora è il momento giusto di fare il lavaggio ma effettivamente visti gli anni
(quanti?) della caldaia è giusto pensare alla sostituzione.
La caldaia è stata installata nel 1995.
Post by piero
Innanzi tutto sono più che sufficenti 34 kW al focolare.
Il manuale d'uso afferma che la portata termica del modello attuale è
33,5 kW mentre la potenza termica è 30,2 kW. Tuttavia l'installatore
nel libretto ha scritto potenza nominale 26 kW e rendimento utile a
potenza nominale 88%.

In parole povere quale sarebbe la potenza di questa caldaia rispetto
ai valori che normalmente riportate nel ng ?
Post by piero
Nel tuo caso mi sentirei di consigliarti una caldaia di tipo premiscelato,
con produzione istantanea dell'acqua sanitaria; hanno un rendimento molto
elevato, costano meno che una condensazione, fanno molta acqua calda anche
senza accumulo, ecc....
Grazie per il consiglio. Devo chiedere o cercare nella descrizione
proprio "tipo miscelato" ? ne esistono di altri tipi ?
piero
2004-07-13 12:37:39 UTC
Permalink
Post by gegidio
Post by piero
Se il problema non si è presentato prima non vedo perchè avresti dovuto fare
Beh, immagino che prevenire sia meglio che curare come diceva la
pubblicità :-) infatti adesso, sempre secondo il tecnico, è necessario
cambiare il pezzo.
Ho dubbi a proposito, fare un lavaggio per provare può costare qualche
decina di euri ;-)
Post by gegidio
Post by piero
ora è il momento giusto di fare il lavaggio ma effettivamente visti gli anni
(quanti?) della caldaia è giusto pensare alla sostituzione.
La caldaia è stata installata nel 1995.
Non è poi così obsoleta, forse già allora ti hanno consigliato male,
esistevano già anche le caldaie a condensazione
Post by gegidio
Post by piero
Innanzi tutto sono più che sufficenti 34 kW al focolare.
Il manuale d'uso afferma che la portata termica del modello attuale è
33,5 kW mentre la potenza termica è 30,2 kW. Tuttavia l'installatore
nel libretto ha scritto potenza nominale 26 kW e rendimento utile a
potenza nominale 88%.
In parole povere quale sarebbe la potenza di questa caldaia rispetto
ai valori che normalmente riportate nel ng ?
La potenza che conta ai fini legislativi è quella al focolare, nel tuo caso
33,5 kW;
l'importante è rimanere sotto i 35 per non incappare in burocrazie e
noemative varie.
Come anticipato da Paolo la potenza da me consigliata per una caldaia con
produzione istantanea
può scendere di molto se si sceglie di montare un accumulo (direi 80 lt):
infatti il dimensionamento delle caldaie "istantanee" è subordinato alla
produzione di acqua calda.
Post by gegidio
Post by piero
Nel tuo caso mi sentirei di consigliarti una caldaia di tipo
premiscelato,
Post by gegidio
Post by piero
con produzione istantanea dell'acqua sanitaria; hanno un rendimento molto
elevato, costano meno che una condensazione, fanno molta acqua calda anche
senza accumulo, ecc....
Grazie per il consiglio. Devo chiedere o cercare nella descrizione
proprio "tipo miscelato" ? ne esistono di altri tipi ?
Premiscelato, cioè caldaie in cui il gas viene bruciato solo dopo averlo
miscelato con la giusta quantità d'aria;
alcune marche le hanno a listino come caldaie ecologiche o "tre stelle",
ecc.....

Ciao
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