gegidio
2004-07-12 10:09:09 UTC
Salve,
Ho una vecchia caldaia della Saunier Duval Tekna 26E a basamento in
ghisa utilizzata sia per la produzione di acqua calda che per il
riscaldamento.
Da qualche tempo la caldaia ha incominciato a manifestare problemi
nella erogazione dell'acqua calda e ultimamente si è arrivati al
punto che anche aprendo tutto il rubinetto dell'acqua calda esce
solamente un filo peraltro neanche troppo caldo. Il manuntentore (che
la verifica ogni anno) dice che il calcare ha otturato non so cosa ed
è necessario cambiare un pezzo al costo stimato di 800 euro. Lo stesso
installatore non si è mai degnato nel corso di questi anni di proporre
un lavaggio o una pulizia della caldaia (operazioni necessarie che ho
scoperto autonomamente leggendo questo ng)
Dal momento che la caldaia è vecchia e ha sempre consumato gas in
maniera secondo me eccessiva (circa 500/600 euro a bimestre nel
periodio invernale) e visto il costo della riparazione sarei
intenzionato a sostituirla. Ho letto un po' di post al riguardo e ora
ho le idee più confuse di prima. :-)
La casa da riscaldare è un villino di due piani indipendente (tutti e
quattro i lati esposti) di circa 90 mq per piano con una cucina, due
bagni grandi e un bagnetto di servizio.
La caldaia attuale è situata nel locale cantine (seminterrato).
L'impianto di riscaldamento è tradizionale a caloriferi. La zona
geografica è Roma (Nord). In casa c'è sempre qualcuno tutto il giorno,
tutto l'anno, quindi di fatto il riscaldamento in inverno è sempre
acceso e regolato con il cronotermostato in due fascie orarie, confort
(20 gradi) la sera e la mattina, 18 gradi durante il resto del giorno.
Stante queste caratteristiche e in base a quanto ho letto nel gruppo
io sarei orientato verso una caldaia a condensazione con produzione
istantanea di acqua calda. Ho un bruttissimo rapporto con l'accumulo
perché la caldaia attuale (che ne ha uno) non è mai stata in grado di
produrre acqua calda a sufficenza per un bagno ma a malapena per una
doccia (neanche tanto lunga) prima di terminare l'accumulo e sparare
solo acqua fredda. Inoltre sono convinto che l'accumulo, unitamente al
fatto che la caldaia è situata in un locale non riscaldato, è
responsabile di una buona percentuale dei consumi invernali di gas
ingiustificati.
Sono disposto a tollerare di utilizzare un solo bagno per volta e
stare attento a non aprire l'acqua calda quando qualcuno si sta
facendo la doccia ma "pretendo" che l'acqua calda venga prodotta
ininterrottamente per tutto il tempo necessario.
Qualcuno potrebbe darmi qualche consiglio in materia ?
Grazie anticipatamente.
Ho una vecchia caldaia della Saunier Duval Tekna 26E a basamento in
ghisa utilizzata sia per la produzione di acqua calda che per il
riscaldamento.
Da qualche tempo la caldaia ha incominciato a manifestare problemi
nella erogazione dell'acqua calda e ultimamente si è arrivati al
punto che anche aprendo tutto il rubinetto dell'acqua calda esce
solamente un filo peraltro neanche troppo caldo. Il manuntentore (che
la verifica ogni anno) dice che il calcare ha otturato non so cosa ed
è necessario cambiare un pezzo al costo stimato di 800 euro. Lo stesso
installatore non si è mai degnato nel corso di questi anni di proporre
un lavaggio o una pulizia della caldaia (operazioni necessarie che ho
scoperto autonomamente leggendo questo ng)
Dal momento che la caldaia è vecchia e ha sempre consumato gas in
maniera secondo me eccessiva (circa 500/600 euro a bimestre nel
periodio invernale) e visto il costo della riparazione sarei
intenzionato a sostituirla. Ho letto un po' di post al riguardo e ora
ho le idee più confuse di prima. :-)
La casa da riscaldare è un villino di due piani indipendente (tutti e
quattro i lati esposti) di circa 90 mq per piano con una cucina, due
bagni grandi e un bagnetto di servizio.
La caldaia attuale è situata nel locale cantine (seminterrato).
L'impianto di riscaldamento è tradizionale a caloriferi. La zona
geografica è Roma (Nord). In casa c'è sempre qualcuno tutto il giorno,
tutto l'anno, quindi di fatto il riscaldamento in inverno è sempre
acceso e regolato con il cronotermostato in due fascie orarie, confort
(20 gradi) la sera e la mattina, 18 gradi durante il resto del giorno.
Stante queste caratteristiche e in base a quanto ho letto nel gruppo
io sarei orientato verso una caldaia a condensazione con produzione
istantanea di acqua calda. Ho un bruttissimo rapporto con l'accumulo
perché la caldaia attuale (che ne ha uno) non è mai stata in grado di
produrre acqua calda a sufficenza per un bagno ma a malapena per una
doccia (neanche tanto lunga) prima di terminare l'accumulo e sparare
solo acqua fredda. Inoltre sono convinto che l'accumulo, unitamente al
fatto che la caldaia è situata in un locale non riscaldato, è
responsabile di una buona percentuale dei consumi invernali di gas
ingiustificati.
Sono disposto a tollerare di utilizzare un solo bagno per volta e
stare attento a non aprire l'acqua calda quando qualcuno si sta
facendo la doccia ma "pretendo" che l'acqua calda venga prodotta
ininterrottamente per tutto il tempo necessario.
Qualcuno potrebbe darmi qualche consiglio in materia ?
Grazie anticipatamente.